Nell’ambito dell’attuazione del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 (D.c.r. n. XI/2395 del 15 febbraio 2022) si richiama l’attenzione alla “tutela della collettività dal rischio radon” e all’adozione delle disposizioni normative in materia, in ottemperanza al d.lgs. 101/2020, alla L.R. 3 marzo 2022 n. 3 - “Modifiche al Titolo VI della L.R. 30 dicembre 2009, n.33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità) - e alla L.R. 10 marzo 2017, n.7 (Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti). Si ricorda al riguardo che il gas radon, sul piano sanitario, è una delle principali cause di tumore polmonare nella popolazione a seguito di esposizioni negli ambienti indoor.
Gli interventi di nuova costruzione nonché gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente (interventi di ristrutturazione edilizia; interventi di restauro e risanamento conservativo; interventi di manutenzione straordinaria) destinati in qualsiasi modo alla permanenza di persone (abitazioni, insediamenti produttivi, commerciali, di servizio ecc.) devono assicurare criteri e sistemi di progettazione e costruzione tali da eliminare o mitigare a livelli di sicurezza l’esposizione della popolazione al gas Radon, ai sensi dell'art. 36 delle Norme Tecniche di attuazione del PGT.