Carissimi Olgiatesi,
mi sono ripromesso di fare un comunicato alla settimana per aggiornare sulla situazione della pandemia nella nostra Città e non appesantire ulteriormente il momento storico che stiamo vivendo, sempre con l’auspicio che la situazione non peggiori pesantemente e che si richieda altro.
Un primo dato che merita attenzione è che nel solo giro di una settimana siamo passati da 5 a 20 casi di positività e sono invece 31 i nostri concittadini in sorveglianza in attesa dell’effettuazione e/o dell’esito del tampone.
Temo purtroppo che questi numeri siano comunicati per difetto…avendo comunicazioni dirette di altre situazioni sotto osservazione e per le quali mi auguro ATS le riesca a gestire meglio di marzo.
Questa estate più volte era stata annunciato l’arrivo di una seconda ondata in concomitanza con le prime influenze e puntualmente si sta verificando: forse anche in maniera anticipata rispetto al previsto.
Per questo motivo quest’anno più che mai è importante mettersi in contatto con il proprio medico curante per prenotare il vaccino anti influenzale, soprattutto se si è over 65 o si appartiene ad una categoria a rischio.
Proprio questa mattina ho avuto un importante e non incoraggiante aggiornamento da parte dei medici che saranno presenti al Medioevo nel mese di novembre, che come amministrazione comunale abbiamo messo a loro disposizione: purtroppo il numero dei vaccini ad oggi consegnati e messi a disposizione in questo momento è di sole 100 unità a testa, questo comporterà un diverso calendario di effettuazione degli stessi.
Si partirà il 2 novembre e ci si fermerà, si riprenderà il giorno 9 novembre e ci si fermerà nuovamente, per poi verosimilmente partire dal 16 novembre tutti i giorni dal lunedì al venerdì.
Sulla partita Vaccini e Tamponi, gli Enti preposti alla loro fornitura non possono più sbagliare.
La situazione numerica, anche e soprattutto dovuta all’imponente numero di tamponi che quotidianamente vengono effettuati e la curva di crescita di così tanti nuovi casi in poco tempo, ci devono portare a mantenere alta e costante l’attenzione e mettere in pratica tutti quei comportamenti virtuosi che possano impedire un ulteriore diffusione del virus e di entrare in contatto con esso.
Indossare le mascherine che abbiamo visto rappresentano una barriera fisica contro il virus, il distanziamento ed il lavaggio delle mani, gesti peraltro entrati nel nostro modo di vivere quotidiano.
Un elemento che sicuramente non ci aiuterà a diminuire i numeri è quello climatico: a marzo avevamo davanti i mesi estivi con il caldo poco amico dei virus. Adesso abbiamo davanti i mesi più duri e climaticamente parlando più impegnativi anche per le forme influenzali, per questo dobbiamo tenere duro.
Si parla di vaccini pronti a fine anno, si parla tanto e forse si parla troppo: dovremmo essere tutti molto realisti ed in attesa che la medicina debelli la pandemia, modificare il nostro stile di vita per evitare il più possibile di entrare in contatto con questo virus.
E nonostante tutte le precauzioni, nonostante il rispetto più rigoroso di tutti i nostri comportamenti virtuosi, potremmo lo stesso doverci prendere un periodo di convivenza forzata con il corona virus.
Ed a tal proposito ho letto ieri un commento sui social che mi ha particolarmente colpito e che rispecchia la realtà che a volte viviamo...quella contraria allo slogan “andrà tutto bene”…
“Non dobbiamo vergognarci di aver preso o di prendere il virus, ma dovremmo provare vergogna ad additare come “untore” chi sta vivendo a contatto con il covid o chi non si mette a disposizione per un aiuto per chi è in quarantena. Non dobbiamo vergognarci di essere positivi…dovremmo vergognarci di non essere umani”.
Non ci possiamo permettere un nuovo lockdown, sia dal punto di vista economico e delle attività commerciali, sia per la tenuta di famiglie legate a doppio filo con il mondo della scuola e dello sport.
Per questo motivo mi sono permesso di scrivere una lunga lettera con destinatari il presidente Conte, il ministro Speranza ed il presidente Fontana a favore delle nostre attività commerciali olgiatesi, allegando anche 80 fotografie degli sforzi immani ed economici messi in campo dagli imprenditori per ripartire e scongiurare nuove chiusure.
L’ho fatto perché mai come in questi mesi sono stato in contatto con le attività di vicinato di Olgiate, perché mi sono sentito di farlo senza alcun tipo di retropensiero e soprattutto perché credo che a farlo debba essere il Sindaco, l’amministratore pubblico ancora oggi più a contatto con i problemi veri e la vita reale dei propri concittadini.
Rinnovo l’invito: da qui in avanti saranno solo ed esclusivamente i nostri comportamenti rispettosi delle regole quelli che determineranno i provvedimenti dei prossimi mesi…e fra poco più di 2 mesi tutti quanti noi vorremmo festeggiare il Natale assieme alle nostre famiglie e non da soli...
L’Amministrazione Comunale di Olgiate Comasco e tutta la cittadinanza sono vicini ai nostri concittadini ed alle loro famiglie che si trovano a vivere la positività e la quarantena, come fatto fin dallo scorso mese di marzo; ed a tal proposito dalla prossima settimana riconvocheremo il (C.O.C) Centro Operativo Comunale per l’assistenza alle famiglie e per le spese a domicilio, in collaborazione anche con i volontari delle associazioni del territorio, che assieme alla protezione civile non si sono mai fermati.
Si chiede responsabilità, raziocinio, equilibrio nelle pubbliche dichiarazioni ( anche da parte del sottoscritto), attenzione massima anche e soprattutto alle pubblicazioni sui canali social, mezzi di comunicazione importanti ma che rischiano sempre di dividere il mondo in tifoserie…ed è quello di cui non abbiamo bisogno.
Il vostro Sindaco,
Simone Moretti