Come nasce e cosa è
L'istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (Sportello Unico Imprese) deriva dal conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione della Legge Bassanini, Legge 59/1997. Il Regolamento sul funzionamento dello Sportello Unico Imprese - D.P.R. 160/2010 - trova inoltre la propria giustificazione nel D.Lgs 112/98, attuativo della citata Legge 59/1997. Con il decreto D.Lgs 112/98 si conclude, infatti, la fase di conferimento di compiti e funzioni alle regioni e agli enti locali. In particolare, gli articoli da 23 a 27 del D.Lgs 112/98 attribuiscono le funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi al Comune, livello di governo più vicino al cittadino.
La novità introdotta dalle norme sopra indicate consiste nell'attribuzione di una nuova competenza al Comune, che si organizza in modo che un'unica struttura sia responsabile dell'intero procedimento per la localizzazione, la realizzazione, l'attivazione dell'attività produttiva. Tale struttura, lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), garantisce informazioni e svolge gli adempimenti necessari per le procedure autorizzatorie in materia di insediamenti produttivi.
Lo Sportello Unico per le Attività Produttive nasce dall'esigenza del mondo imprenditoriale di semplificazione delle procedure amministrative. In quest'ottica, dunque, lo Sportello Unico comunale si pone come unico interlocutore nei confronti dell'imprenditore e come responsabile del procedimento unico teso ad autorizzare la realizzazione di un intervento. Le altre Amministrazioni Pubbliche (Regione, Provincia, Asl, Arpa, Vigili del Fuoco, ecc.) intervengono nel procedimento unico, ciascuna secondo le proprie competenze, rilasciando atti istruttori "endoprocedimentali" comunque denominati dalle normative vigenti.
Le comunicazioni al richiedente sono trasmesse esclusivamente dal SUAP; gli altri uffici comunali e le amministrazioni pubbliche diverse dal comune, che sono interessati al procedimento, non possono trasmettere al richiedente atti autorizzatori, nulla osta, pareri o atti di consenso, anche a contenuto negativo, comunque denominati e sono tenute a trasmettere immediatamente al SUAP tutte le denunce, le domande, gli atti e la documentazione ad esse eventualmente presentati, dandone comunicazione al richiedente.
Il provvedimento rilasciato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive comunale è, ad ogni effetto, titolo unico per la realizzazione dell'intervento richiesto. Gli atti emessi dalle altre Amministrazioni pubbliche competenti operano esclusivamente all'interno del procedimento unico.
E' importante sottolineare che ciascuna Amministrazione è competente nelle materie ad esse assegnate da specifiche normative. Cambia il servizio offerto alle imprese ed il modo di approcciarsi alla Pubblica Amministrazione!
Attività produttive interessate
Il SUAP è un ufficio speciale, costituito presso ogni Comune, di riferimento per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto:
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l’avvio e l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi;
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le azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione degli impianti produttivi (gli aspetti costruttivi)
Gli Sportelli Unici per le Attività Produttive sono dunque, in poche parole, gli interlocutori di chi desidera avviare un’attività economica, con o senza interventi edilizi sul fabbricato o sull’area oggetto del suo interesse.
Le attività produttive di competenza del SUAP sono tutte quelle che producono beni e/o forniscono servizi (D.P.R. 160/10), non necessariamente svolte a scopo di lucro o su retribuzione.
Come ha chiarito ANCI, si rivolge al SUAP anche chi non ha la qualità di imprenditore. Ecco perché il portale propone procedimenti che riguardano anche soggetti privati e del terzo settore: pensiamo alle manifestazioni temporanee e di sorte locale, organizzate da enti morali o associazioni (non sono imprenditori), che non perseguono scopo di lucro; oppure ai Bed & Breakfast, gestiti da privati (non aventi carattere di imprenditore), nell'ambito della propria residenza.
Sono esclusi dall'ambito di applicazione del regolamento:
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- gli impianti e le infrastrutture energetiche,
- le attività connesse all'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e di materie radioattive,
- gli impianti nucleari e di smaltimento di rifiuti radioattivi,
- le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi,
- le infrastrutture strategiche e gli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161 e seguenti del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.